La Turchia è stupenda e, signori! Si mangia divinamente. Per il bere direi che ci sono un po’ più di difficoltà… Ma con la buona volontà qualche birra si rimedia. Il mio unico rimpianto riguarda la brevità del viaggio. L’Anatolia sarebbe da girare avanti e indietro per mesi, perché la densità di avvenimenti storici che hanno caratterizzato questi luoghi e la quantità di popolazioni che hanno attraversato e abitato l’Anatolia fin dalle epoche più lontane, la rendono una delle culle della civiltà indoeuropea. Parliamo di Ittiti, Lici, Palaici, Luvi, Lidi, Cari, Pisidi, Sidetici, Aperitaviti, Aperitivi e chi più ne ha più ne metta. Istanbul fu Bisanzio e fu Costantinopoli, fu meltin’ pot ante litteram e fu Asia e fu Europa. Quando siamo stati a Istanbul c’erano manifestazioni con cariche della polizia e lacrimogeni. Tra una carica e l’altra abbiamo trovato in terra 550 € sfuse e prive di documenti. Resistendo alla tentazione di sputtanarcele in droga e alcool, ce le siamo sputtanate in taxi, cene e giro in mongolfiera tra i camini delle fate della Cappadocia.









Manti, tipici ravioli turchi coperti di yogurt, aglio e erbe